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al testo di J.J. Tompson
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il suono della sveglia
il buio ancora insaziabile la voglia era li li per esaurirsi gli anni erano scivolati via così veloci da odiarli più che apprezzarli la solitudine la vecchiaia la morte che teneva il punto l'amore ormai passato inacidito come pietanza lasciata su un piatto sopra quel lavandino lercio quel dolore integrale carnivoro dal più profondo dell'animo che aveva vinto ma che paradosso tra i paradossi non poteva festeggiare era al capolinea senza via di ritorno pure LUI moribondo ed incredulo già che paradosso... |
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